Agevolazioni acquisto prima casa

Stai pensando di acquistare la tua prima casa e ti stai chiedendo se ci sono agevolazioni che ti permetterebbero di risparmiare? Ebbene si. I bonus a disposizione nell’acquisto della prima cosa sono davvero utili e molto richiesti e può usufruirne anche chi ha già una casa di proprietà. In questo articolo, che fa parte della nostra sezione ristrutturazione casa e cucina, vi guideremo a queste agevolazioni fiscali.

Bonus prima casa 2022

Anche per il bonus prima casa 2022 under 36, come accaduto per il bonus elettrodomestici ad esempio, la legge di Bilancio ha previsto la proroga. Come riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate: “L’agevolazione per l’acquisto della prima casa consente di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto di un’abitazione in presenza di determinate condizioni.

Chi acquista da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) deve versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile, mentre le imposte ipotecaria e catastale si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro.

Se invece il venditore è un’impresa con vendita soggetta a Iva, l’acquirente dovrà versare l’imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione, pari al 4% anziché al 10%. In questo caso le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro ciascuna.”

Cucina con piano pentagonale – modello Infinity

In pratica se hai meno di 36 anni e hai un Isee che non supera i 40 mila euro puoi richiedere il bonus.

Sai che è disponibile anche il bonus di risparmio idrico?

Cucina con isola – modello Metropolis

 

E quando non si usufruisce dell’agevolazione sulla prima casa?

Quando si acquista un’abitazione senza l’applicazione delle agevolazioni “prima casa” la questione cambia leggermente.

Partiamo sempre con il considerare il venditore. Se il venditore è un’impresa e la cessione è esente da Iva, l’acquirente sarà tenuto a pagare:

  • l’imposta di registro in misura proporzionale del 9%;
  • l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro e l’imposta catastale fissa di 50 euro.

Se invece il venditore è un’impresa costruttrice o di ristrutturazione e questa vende entro 5 anni dal termine dei lavori, i costi da affrontare saranno:

  • Iva del 10%;
  • imposta di registro fissa di 200 euro;
  • imposta ipotecaria fissa di 200 euro e imposta catastale fissa di 200 euro.

Se il venditore è invece un privato? In questo ultimo caso l’acquirente pagherà:

  • l’imposta di registro proporzionale del 9%;
  • l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
  • l’imposta catastale fissa di 50 euro.

Cucina classica – modello Bolgheri

Scopri di più sulle agevolazioni per la ristrutturazione di casa e cucine: bonus mobili, bonus elettrodomestici, bonus facciate e molto altro ancora.

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